Descrizione
La medicina dimenticata
Magia e medicina popolare in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Nella tradizione popolare il pensiero esclusivamente terapeutico e quello magico spesso finiscono per trovarsi a stretto contatto. Infatti, questi due ambiti della cultura convivono perché la malattia spesso viene indicata come l’effetto di un’infrazione, di una maledizione, di un’alterazione a un equilibrio: “spiegazione” che il pensiero fornisce per dare un senso al disagio della patologia.
Osservando le tradizioni ancora vive nel nostro folklore, ci rendiamo conto che gran parte di questo atavico patrimonio è ormai irrimediabilmente perduto, ma nello stesso tempo abbiamo modo di scoprire, dai frammenti reperibili, quanto fosse importante il ruolo svolto da pratiche di cui oggi è rimasta solo una tenue eco. Quel ruolo lo percepiamo dalle parole dei nostri nonni, nei proverbi, nei riti minimali di una medicina “popolare” che è frutto esperienze poste alla base dei sistemi adottati per stabilire un ponte tra uomo e soprannaturale.
Cercheremo di offrire al lettore tutta una serie di esperienze che possiamo genericamente definire medicina popolare, nelle quali sono spesso presenti pratiche simboliche in cui convivono magia, superstizione e varie espressioni della religiosità. Si tratta di un patrimonio di straordinario interesse, per conoscere aspetti del nostro passato che, comunque, hanno lasciato una traccia indelebile anche nel nostro presente.
Contiene l’elenco dei luoghi di guarigione di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria
Autore: Massimo Centini
Laureato in Antropologia culturale presso la facoltà di Lettere e Filosofia della sua città, ha pubblicato vari libri con Vis Vitalis, alcuni dei quali allegati al quotidiano La Stampa.
Autore di numerosi saggi per case editrici nazionali (Mondadori, Newton & Compton, Piemme, La Stampa e altri), ha al suo attivo alcuni volumi tradotti in varie lingue.
Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino, insegna “Storia della criminologia” ai master organizzati da MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano.