Descrizione
Era il 1576 e la peste arrivò a Milano. I cittadini milanesi vi erano quasi abituati, poiché ogni trenta o quarant’anni la città veniva colpita da problemi legati alla grande affluenza in città di pellegrini, mercanti e soldataglia, ma alcune pestilenze erano più virulente di altre. Infatti quella del 1576 provocò enormi danni e il giovane Johan Ambrosio de Chozi, probabilmente figlio di mercanti, visto che sapeva scrivere, anche se con qualche incertezza, si premurò di registrare, a modo suo, quello che stava avvenendo.
Una testimonianza unica, vista dall’interno, che accompagna il lettore nelle strade del millecinquecento, con i divieti, i problemi, le necessità del popolo, che sembrano così simili a quelle di oggi.
Autori: Johan Ambrosio de Chozi e Iacopo Zabe
Il primo è il giovane milanese che nel 1576 tenne un diario di quello che stava avvendendo in città.
Iacopo Zabe è un professore che si è occupato diffusamente del 1500, un secolo che purtroppo ha portato con sé carestie, pestilenze e grandi cambiamenti.