«Il pusher si passò una mano sul cranio rasato e poi fece per andarsene ma lui lo trattenne per un braccio, “Aiutami…”, gli disse. Per tutta risposta l’altro gli piazzò un diretto sul naso che cominciò a sanguinare copiosamente. Cadde a terra tenendosi una mano sulla faccia, ma il sangue gli colava tra le dita e gli aveva già sporcato la t-shirt bianca».

Un incipit, una storia… Ma non una qualsiasi.

All’apparenza potrebbe trattarsi di una famiglia, seppur benestante, come molte altre, con le sue difficoltà, le sue luci, le sue ombre e i suoi scheletri nell’armadio.

Tutto però all’improvviso cambia, quando una dolorosa verità emerge dalla distrazione quando ormai è troppo tardi.

La piaga della droga ha falciato un’altra vittima, tuttavia qualcosa non torna, e quella che poteva sembrare una fatalità si rivela ben presto l’opera di un individuo senza scrupoli.

Il dolore, impossibile anche solo inibire, si vede quindi affiancato da una rabbia cieca, che trasformando l’anima di un padre mite e rispettabile, porterà, seguendo una strada imbrattata di sangue, a una resa dei conti finale che lascerà con il fiato sospeso.

La vendetta, accompagnata da voci e ombre folli, non è però il sono perno sul quale ruota “STAI CALMO!” intenso thriller firmato Giuseppe La Barbera (giù autore con Yume di “La ragazza del parcheggio” e “77 minuti”), poiché, tra le sue pagine, non mancano spunti di riflessione su una società in cui accanto alla banale quotidianità convive un mondo sommerso di disattenzione, crudeltà, crimine e purtroppo, di conseguenza, di tragedia