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Dopo la soppressione, i templari hanno incarnato nei secoli successivi ideali di lotte cristiane tipiche del periodo delle crociate. Questi cavalieri sarebbero stati i custodi dei più impensabili segreti del cristianesimo: dal tesoro del Tempio di re Salomone all’Arca dell’Alleanza, dai manoscritti nella tomba di Cristo alla Sindone di Torino fino ad arrivare al Santo Graal. Furono, in realtà, solo i figli del loro tempo. Un’epoca fatta di fede, ignoranza, devozione e sangue. Un periodo nel quale si intrecciano racconti di reliquie miracolose e di intrepidi cavalieri.

I templari furono certamente un «fenomeno» sociale e culturale, ma soprattutto furono figli del loro tempo. Le vicende dell’ordine sono come un puzzle di cui mancano molte tessere. Gli storici hanno fatto il loro meglio per ricostruirlo. Altri, come vedremo, hanno usato la loro immaginazione per riempire questi buchi. Resta sempre importante la prospettiva d’osservazione e una buona conoscenza del quadro storico-culturale del periodo in cui i templari vissero e agirono. Questi monaci-cavalieri furono anzitutto dei soldati cristiani che combattevano i musulmani, nemici e avversari della chiesa medievale. Scoprirono e custodirono reliquie come era normale in quegli anni. Lottarono con la spada sul campo e pregarono nei loro castelli: niente di più, niente di meno. Cosa ci può essere di più affascinante di questo?

(da I templari e le reliquie di Antonio Lombatti)

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Templari in Italia

A seguito del successo “I templari in Piemonte”, l’antropologo Massimo Centini approfondisce la ricerca sulle tracce lasciate dai cavalieri del Tempio nella penisola italiana, accompagnandoci in un viaggio epico, al seguito dell’Ordine più discusso e amato della cristianità.

Documenti d’archivio, evidenze storiche, resti archeologici e atti processuali.

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Templari

Convinzioni e credenze sui Templari: reliquie, riti, simboli. Che rapporto hanno avuto i rossocrociati con il Graal? Perché sono stati accusati di eresia? Vi sono loro tracce in America? Sono riusciti ad occultare un tesoro? Hanno nascosto messaggi esoterici in chiese e cattedrali? Vi proponiamo un viaggio ai margini della storia ufficiale, lungo quel filo sottile che lega leggenda, miti e storia, in un saggio dove gli autori osservano lo stesso fenomeno lasciandosi meravigliare da aspetti diversi. Nelle pagine che leggerete, l’entusiasmo e la passione per il mistero si confrontano, senza scontrarsi, con il rigore storico e lo scetticismo. Integrando le proprie rispettive esperienze, Fabrizio Diciotti e Katia Bernacci hanno realizzato un testo sincretico, in cui – volutamente– non sempre è facile distinguere le diverse mani e che propone differenti livelli di lettura.

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Graal cavalieri e poeti

Il libro entra, con competenza e dovizia di particolari, nel modo dei segni e dei simboli medievali, tratteggiandone origini e senso. Nella prima parte del presente lavoro, l’autore ricerca l’origine del mito del Graal, rilevandone il carattere di universalità attraverso le diverse epoche storiche. Il sacro calice è l’espressione di una sapienza antica, patrimonio della tradizione ermetica occidentale. Nel corso della trattazione, il mito della coppa si fonde con quello della fertilità che assume diverse forme, compresa quella della pietra sacra generatrice, arrivando a indicare un percorso mistico intrapreso dai grandi poeti. Una tradizione iniziatica che si intreccia con lo Stilnovismo e i Fedeli d’Amore, passando attraverso la sapiente mediazione degli ordini cavallereschi. In alcuni tratti, l’opera sembra svolgersi intorno a una gnoseologia cristiana del Graal, dal sapore quasi esegetico. Il mondo iniziatico che abbraccia il sacro calice, nasconde delle valenze alchemiche che l’autore coglie nei suoi aspetti più reconditi.

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L’ultimo mistero: la Sindone e i templari

Il binomio Sindone-Cavalieri Templari è problematico e pericoloso.

Problematico perché i metodi dell’analisi storica e culturale spesso devono fare i conti con un’endemica scarsità di fonti; a ciò si aggiunga che un certo numero di fonti sono oltretutto attraversate da un corpus di miti e leggende prodotte dalla storiografia del XIX secolo. È pericoloso perché contrassegna il lino di Torino con toni mitici che, nel corso dei secoli, hanno condotto lontano anni luce dalla realtà.

In un vortice di ricostruzioni più adatte alla sceneggiatura di un film con Indiana Jones che all’indagine dello storico o dell’archeologo, Sindone, Graal (in misura minore l’Arca dell’Alleanza) e Templari sono diventati una sola cosa. Questi soggetti risultano così inscindibili e parte integrante di una storia “altra”, parallela, condizionata dal Romanticismo…

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I custodi di Dio

Il Santo Graal, la Sindone di Torino, l’Arca dell’Alleanza, il tesoro del Tempio di Salomone, la Tomba di Cristo e i manoscritti di Qumran: questi sono alcuni dei presunti segreti che i templari avrebbero scoperto e custodito.

Una catena di misteri che dura da duemila anni. Un mito, quello dei monaci-cavalieri del Tempio di Gerusalemme, che sfida il tempo e la storiografia ufficiale. Qual è la realtà dietro la leggenda?

L’autore traccia una linea di demarcazione netta tra verità e finzione, tra ragione e fede, tra analisi e congetture, presentando una storia dei templari e delle reliquie della cristianità come non l’avete mai letta.

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Le crociate: storia di sangue e di potere

Conosciamo tutto ciò che c’è da sapere sulle crociate? Ci hanno insegnato che sono state vere e proprie guerre in nome della fede, ma nessuno ci ha mai fatto ascoltare le opinioni e gli scritti della “fazione avversa”, ovvero degli storici e dei partecipanti orientali dell’epoca. Queste narrazioni gettano una nuova luce sulle imprese dei cavalieri e dei mercenari medievali, luce che spesso illumina scenografie di violenza a volte ingiustificata.

Francesco Cordero di Pamparato scorre il filo degli eventi mettendo in evidenza personaggi che per secoli hanno fatto la storia e accadimenti che spesso sono stati taciuti.

C’è ancora molto da sapere sul passato!

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I templari e le reliquie

Il Santo Graal, la Sindone di Torino, l’Arca dell’Alleanza, il tesoro del Tempio di Salomone, la Tomba di Cristo e i manoscritti di Qumran:
questi sono alcuni dei presunti segreti che i templari avrebbero scoperto e custodito. Una catena di misteri che dura da duemila anni. Un mito, quello dei monaci-cavalieri del Tempio di Gerusalemme, che sfida il tempo e la storiografia ufficiale. Qual è la realtà dietro la leggenda? L’autore traccia una linea di demarcazione netta tra verità e finzione, tra ragione e fede, tra analisi e congetture, presentando una storia dei templari e delle reliquie della cristianità come non l’avete mai letta.

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I templari in Piemonte

Sui Cavalieri Templari è stato detto di tutto, anche su basi prive di concretezza, determinando di conseguenza errori filologici anche gravi, promuovendo un’immagine mitica del templare che, ancora oggi, costituisce uno dei luoghi comuni più difficili da sradicare. Queste interpretazioni hanno consentito la formazione di tradizioni, in cui le fonti storiche risultano stravolte da riletture in cui leggenda ed esoterismo si amalgamano indissolubilmente. Pur con la consapevolezza che in molti casi non è facile scindere la realtà dalla fantasia, cercheremo di offrire una panoramica generale sulla presenza templare in Piemonte.

Le nostre fonti saranno in primis i documenti, poi le limitate tracce architettoniche, lievi indicazioni toponomastiche, suggestive tradizioni radicate nella cultura locale.