Descrizione
Manuale del volontario in archeologia
Un testo di avvicinamento all’archeologia curato e scritto dal Gruppo Archeologico Torinese
Il Manuale del volontario in archeologia è uno strumento prezioso sia per l’archeologo alle prime armi che per l’appassionato di gite fuori porta poiché raccoglie una serie di informazioni utili all’avvicinamento al mondo dell’archeologia, alla tutela dei beni archeologici, alle attività sui materiali e al riconoscimento dei reperti.
Il Gruppo Archeologico Torinese, che dal 1983 si occupa di divulgare questa disciplina sul territorio piemontese, ha realizzato un testo che risponde alle più svariate esigenze grazie a una tipologia di lettura a più livelli, senza tralasciare la semplicità, la chiarezza e soprattutto proponendo al lettore un libro che possa essere consultato in ogni momento, anche durante l’attività sul campo.
Tra gli argomenti trattati non mancano riferimenti alla fotografia aerea, alla ricognizione, agli strumenti di scavo, all’archeologia subacquea, ai supporti informatici, all’archeometria e all’archeologia sperimentale.
A tutti coloro che desiderano riscoprire le testimonianze del passato da un punto di vista insolito, dedichiamo questo libro, immancabile nello zaino di chiunque voglia approfondire la conoscenza dell’archeologia e del territorio.
Autori: Gruppo Archeologico Torinese
nato nel 1983, è un’associazione di volontariato culturale che opera prevalentemente nell’area piemontese. Tra i suoi obiettivi ci sono la valorizzazione dei beni archeologici e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della salvaguardia dei beni culturali.
Per raggiungere i suoi scopi, il GAT collabora con enti e istituzioni a vari livelli; molte delle attività realizzate sono infatti rivolte anche ai non soci, come conferenze, mostre, attività editoriali, visite guidate, tutte rigorosamente svolte a titolo gratuito.
Dal punto di vista della ricerca, l’associazione vanta al suo attivo la collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte in varie campagne di scavo in Val di Susa e nell’individuazione e la successiva indagine di importanti siti rinvenuti sulla collina torinese (Bric San Vito, Castelvecchio di Moncalieri, Verrua Savoia). Sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, tra il 2004 e il 2012 ha organizzato e gestito il campo archeologico “Monti del Fiora”, a Sorano (GR).
In tre decenni di attività i volontari del GAT hanno prestato la loro opera fornendo alla collettività strumenti per comprendere e valorizzare l’archeologia e i beni culturali in genere. A questa meta il GAT ha sempre teso e tende con tenacia e costanza, grazie anche all’aiuto di tanti amici che ne hanno condiviso gli ideali.