Descrizione
Non amo che le rose che non colsi
Sulle tracce di Guido Gozzano. Ricordi, emozioni, suggestioni tra le memorie crepuscolari
Guido Gozzano, un po’ dandy, un po’ provocatore, un po’ giovane che ha amato le rose non colte, ma soprattutto poeta. Un poeta colmo di una dolcezza che spesso è stata sopraffatta dall’inquietudine e dalla fatica di vivere, anche quando ha saputo mistificare la sofferenza con la speranza. Questo libro è soprattutto un omaggio al grande poeta torinese, ma non ha pretese filologiche, cerca semplicemente di offrire al lettore l’occasione per lasciarsi guidare nell’universo di un creatore di bellezza che disse d’essere “l’uomo d’altri tempi”…
Un libro che ne tratteggia il ritratto, ma che va al di là della riflessione critica e dell’analisi biografica: semplicemente assegna a Gozzano il compito di guidarci tra le emozioni dell’amore e della vita che spesso non mantiene le sue promesse. Ma si affida al poeta anche per farsi condurre in una Torino che non c’è più, tra i caffè un po’ salottieri e un po’ avamposto della mondanità; tra i luoghi degli intellettuali e quelli di svago, tra i padiglioni dell’Esposizione universale fino al “dolce paese che non si dice”… scivolando tra le volute del Liberty e le frivolezze della Belle époque, accompagnati dai riverberi di una poesia che pare farsi canzone.
Autore: Spartaco Stupazzoni
Torinese d’adozione, poeta e amante della natura, ha dedicato molti anni della sua vita allo studio e alla lettura. Questo è il suo primo libro e ha scelto di dedicarlo a Guido Gozzano, nell’anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua scomparsa.